La selva castanile
La selva castanile o castagneto da frutto è una formazione boschiva molto antica. Si contraddistingue dalla presenza di grossi castagni da frutto piantati a una distanza di 15 fino a 20 metri, generalmente innestati e curati. Esse rappresentano una componente importante del territorio boschivo ticinese. Ricoprono diverse funzioni: di svago, di protezione antincendio e di mantenimento della biodiversità. Sono inoltre una testimonianza vivente dell’importanza che ha avuto in passato il castagno e i suoi prodotti per la popolazione del nostro Cantone. Infatti, i castagneti da frutto rappresentavano uno dei pilastri alimentari per gli abitanti delle zone rurali del Ticino grazie alla produzione di castagne che erano consumate fresche o conservate per essere utilizzate nel corso dell’inverno. Oltre alle castagne, le selve fornivano altri prodotti secondari: le foglie di castagno erano utilizzate come lettiera per gli animali nella stalla, i ricci e le bucce delle castagne costituivano un buon combustibile, mentre il tannino, sostanza vegetale contenuta nella corteccia e nel legno, era usato per la concia delle pelli. Altre parti della pianta erano inoltre apprezzate per le loro proprietà curative.
Originariamente la selva aveva l’aspetto di un pascolo alberato, poiché il sottobosco serviva anche da pascolo per gli animali ed era ripulito dallo strame e dalla vegetazione arbustiva.
In Valle di Muggio sono stati promossi e realizzati due progetti di recupero di selve castanili; a Caneggio e a Lattecaldo. Il mantenimento di una selva richiede interventi di carattere agricolo quali lo sfalcio e il pascolo regolare del sottobosco, la raccolta delle castagne e dello strame, come pure interventi tipici forestali come il taglio del sottobosco arboreo e la potatura.
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